Compatibilità stufa ad accumulo + riscaldamento a pavimento

salve a tutti,
vorrei impostare al meglio il mio impianto di riscaldamento e non vorrei commettere errori:
fino all'anno scorso scaldavamo solo con la stufa a olle. L'appartamento è grande, pertanto riuscivamo a mantenere una bella temperatura in zona giorno, mentre in zona notte ci accontentavamo di 16-17 gradi (che preferiamo). Ora che è sopraggiunta prole, dovremo sicuramente raggiungere una temperatura maggiore anche nelle stanze da letto e nei bagni. Sappiamo che non è il massimo ritrovarsi 2 impianti inerziali (sarebbe meglio uno inerziale e uno convettivo per soddisfare i picchi di richiesta), ma questa è la situazione impiantistiche che ci ritroviamo. La caldaia a condensazione per il riscaldamento a pavimento è dotata di sonda climatica. Ci sono due circuiti in casa: uno per i termobagni e uno per le serpentine a pavimento. Ogni singolo ambiente è dotato di termostato.
La mia domanda è: vista la lentezza di risposta dell'impianto a pavimento (e considerato il fatto che il grosso del lavoro lo fa la olle), meglio lasciar perdere la climatica e far lavorare in base alla temperatura interna? La casa è super-isolata (finestre a tripla camera, cappotto da 16 e stirodur da 20 in copertura). Quale temperatura in caldaia? (50 - 60 - 70)
Grazie a chiunque mi possa illuminare

Ciao Luca e benvenuto, mi potresti fare uno schizzo di come è collegato l'impianto?

grazie dell'interessamento. Vedo di procurarmi lo schema dell'impianto (non sono un termotecnico, pertanto farei fatica a metterci del mio...).

ok Luca, perfetto

ecco lo schema. Spero sia sufficientemente chiaro. Al centro dell'appartamento è rappresentata la stufa ad accumulo da 1800kg.
Il quadro di controllo in appartamento (Buderus RC 35) comanda il circuito del riscaldamento a pavimento e quello dei due radiatori dei 2 bagni.
Grazie in anticipo e saluti

proprio nessuno riesce a darmi qualche suggerimento?

Ciao Luca e scusa se ti rispondo così in ritardo ma non ho guardato il forum per un pò. Inizio dicendoti che se la casa è ben isoalta, come tu dici, la temperatura di mandata dell'impianto (ad occhio) sarà di 34 o 35°C, quindi diciamo che dal generatore potrebbe bastare una mandata a 45 °C.
Per quanto riguarda l'altra domanda

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La mia domanda è: vista la lentezza di risposta dell'impianto a pavimento (e considerato il fatto che il grosso del lavoro lo fa la olle), meglio lasciar perdere la climatica e far lavorare in base alla temperatura interna?

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ti posso assicurare (da tecnico) che l'uso della climatica è sempre migliore, perchè le centraline più sofisticate solitamente acquisiscono i dati climatici e dopo il terzo anno ottimizzano l'impianto e quindi il suo consumo. Dato il fatto che la casa dovrebbe disperdere pochissimo, è comunque vero che questo ulteriore risparmio incida poco sui consumi annui. Andrebbe bene, nel tuo caso, anche una regolazione a punto fisso (quindi non climatica) impostata ad esempio a 35 °C in mandata.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento sono a tua disposizione.

Saluti
Cristian

Grazie mille.
A dir la verità pensavo di impostare la temperatura in caldaia a 60° per fare arrivare una buona temperatura agli unici due radiatori della casa (nei bagni) e che costituiscono l'altro circuito dell'appartamento. Pensavo di impostare un funzionamento temporizzato, in modo tale da avere i bagni confortevoli quando serve: al mattino quando ci si prepara per uscire ed al ritorno la sera, prima di cena.
A proposito di questa mia proposta, chiedo se mantenere la temperatura in caldaia a 60° invece che 45° comporta grandi aumenti di consumo: io penserei di no perchè il bolier è ben isolato e la portata di acqua che viene usata è poca (ai radiatori dei bagni ne va poca e per brevi periodi, mentre per l'impianto a pavimento viene miscelata con acqua fredda...).
Buona giornata e grazie ancora

Luca mi spiace smentirti in questo caso: far lavorare la caldaia a 60 °C invece che 45°C ti farà sicuramente consumare un 10-15% in più, ma giustamente avendo anche i termoarredi nei bagni (di cui mi ero dimenticato nella risposta precedente) ti obbliga ad alzare la temperatura di mandata. Io penso, così a occhio, che sui 55 °C dovrebbe andare bene, ma forse anche meno (poi dipende da la vostra sensazione di benessere). Per quanto riguarda "TEMPORIZZARE" l'accensione, in un impianto a pannelli radianti è VIVAMENTE sconsigliato, perchè non apporta nessun vantaggio, anzi, forse l'esatto contrario. Quello che conviene fare invece è mantenere una temperatura più basa nel periodo di non occupazione, come ad esempio 16 °C.
Vedrai che dato che la casa è ben isolata, la caldaia non si accenderà comunque, pur mantenendo l'impianto attivo, permettendoti un ulteriore risparmio.

A presto
Cristian

Certo. Di questo sono consapevole. Intendevo dire che temporizzerei solo il circuito dei radiatori nei bagni. Per trovarli caldi quando mi alzo e quando arrivo a casa. Per la temperatura dell'acqua valuteremo dopo qualche prova.

Ovviamente tutt'altro discorso vale per il pavimento radiante che è inerziale.
Ciao

AH NON AVEVO CAPITO SCUSA!!!
SI PER QUELLO DEI BAGNI E' UNA BUONA IDEA!!

PER TROVARE LA TEMPERATURA OTTIMALE, SE NON TE L'HA FORNITA IL PROGETTISTA, DEVI NECESSARIAMENTE AGIRE PER TENTATIVI. IL MIO CONSIGLIO E' DI PARTIRE DA 55°C E PROVARE A SCENDERE.


RESTO A DISPOSIZIONE

CRISTIAN