Consiglio impianti Ri-Costruzione

Buongiorno a tutti, sono qui per chiedere il parere a voi esperti del settore, essendo difficile orientarsi tra i pareri interessati dei vari progettisti e venditori.
Sto ricostruendo una casa di collina, a nord di Treviso, è una vecchia casera di montagna completamente distrutta, al suo posto sorgerà una casa esteticamente simile e rispondente alle normative di tutela ambientale e paesaggistica, ma in Classe A, sarà una prefabbricata su misura, in legno, con cappotto di 10cm e successivo rivestimento in pietra da 15cm (obbligatorio nella zona), le finestre sono di dimensioni normali anche qui per vincoli paesaggistici ed il tetto è di circa 26+6 metriquadrati esposto a sud con inclianzione di 30°; la casa ha una superficie netta di 100metriquadri su due piani.
Il tutto sorge tra 3500mt di bosco ceduo di proprietà ad una altitudine di 400mt slm, ove arriva solo acqua potabile e corrente elettrica. (non voglio gas e bomboloni)
Il termotecnico del costruttore mi propone una poma di calore con accumulo di circa 500lt, impianto fotovoltaico da 4,5Kw (che a mio giudizio non ci sta sul tetto e si dovrà scendere a 3Kw) e 2 pannelli solari termici con riscaldamento a pavimento ovviamente, il preventivo non me lo ha ancora presentato, ma immagino che si aggirerà attorno i 15-20mila€, fotovoltaico apparte.
Il progetto è interessante perchè richiede manutenzioni minime ed è di gestione quasi totalmente autonoma.
Premesso che in cucina ci sarà cmq una cucina a legna peri giorni di relax domiciliare, la quale contribuirà al riscaldamento dell'ambiente, premesso che sono un cultore del Movimento Decrescita Felice, cerco quindi di utilizzare le risorse a me vicine e accessibili in primo luogo, sto valutando anche altre alternative, del tipo:
Una caldaia a legna o cippato, risorsa reperibile nel mio bosco, ma sopratutto quelle a cippato sono di grandi potenze 30Kw non sono troppi per il mio caso? Una caldaia solo a legna in una casa come questa potrebbe sopperire con un carico unico di legna al giorno(sempre con accumulo di 500lt circa), massimo 2 per i periodi più freddi (il mio lavoro mi tiene lontano da casa anche 12 ore consecutive), tutto nell'intento di sfruttare le risorse in loco e che cmq verrebbero lasciate nel sottobosco, di ridurre i costi dell'impianto,da ciò che ho visto potrebbe costare qualche migliaio di euro in meno, anche a fronte del costo della macchina per sminuzzare le ramaglie, ho escluso il pellet in quanto prodotto da me non lavorabile.
Ogni venditore ha la sua soluzione in base al suo prodotto, ma desiderei conoscere le vostre idee e considerazioni.

Grazie mille.

Ciao e benvenuto nel Forum!
Da tecnico ti dico che la soluzione della pompa di calore è sicuramente un'ottima soluzione in senso assoluto. Visto il tuo specifico caso però, io opterei per una caldaia a biomassa o, meglio ancora, per un termocamino misto legna/pellets. In questo modo avrai il piacere di goderti la fiamma della legna e la comodità del pellets che potrai programmare per funzionare anche se non sei presente in casa.
Se fosse casa mia metterei il termocamino senza alcun dubbio. Considerando che la tua è un'abitazione di 100 mq, in classe A, con immagino max 2 bagni, un termocamino da 25 kW è sufficiente sia a riscaldare che a produrre ACS. Lascerei comunque un bel serbatoio di accumulo da almeno 500 litri.

Si la casa ha 2 bagni ed ovviamente opterò per lavatrice e lavastoviglie con attacco per acqua calda, l'unica cosa a basso risparmio energetico nella casa sono io, con una mia doccia si lavano almeno 2 persone, ma è il mio momento relax.
Quindo se capisco bene, potrei optare per un termocamino, magari biomessa (pellet,cippato,ecc) e legna, lasciar perdere la pompa di calore, ed in extremis, visto il fotovoltaico obbligatorio, una resistenza di emergenza nell'accomulatore?
In estate dovrei essere autonomo per l'ACS, in mezza stagione si farà qualche ora di fuoco... ed il serbatorio del pellet o cippato potrei collocarlo fuori casa.
Considerato il costo dell'impianto e l'utilizzo della mia legna e ramaglie, i costi sarebbero abbattuti a scapito di un impegno maggiore nella gestione.

Ho capito giusto.
Grazie mille della risposta.

E' sera e dopo una giornata di lavoro ho scritto un bel pò di errori.

Chiedo scusa.

ahahahahah, mi fa sorridere che tu (mi permetto di darti del tu) sia l'unica cosa a basso risparmio energetico!!!

Comunque hai capito bene. Se fosse casa mia farei cosi:

- termocamino da 25 kw
- accumulo inerziale da 500 litri con scambiatore rapido per produrre A.C.S. (di conseguenza il termocamino lo collegherei solo dal lato riscaldamento, ignorando gli attacchi del sanitario)
- pannello solare da 4 mq (per soddisfare la mezza stagione)
- fotovoltaico da circa 3 kWp che andrà ad integrare la resistenza elettrica del serbatoio di accumulo.

Ora, questo è quello che mi viene da dire sulla base di quello che hai scritto tu, senza avere dati di progetto e quant'altro, ma non credo di andare troppo lontano da quella che sarà la realtà. Per quanto riguarda l'elemento di maggior consumo (cioè tu) vedrai che con il serbatoio con la serpentina rapida, non avrai problemi a fare la doccia.

I costi di gestione saranno relativamente bassi, vista la reperibilità del combustibile e il pannello solare ti darà un ottimo apporto se hai una falda esposta a sud.

Comunque, se ti può far piacere, puoi anche chiamare in ufficio al 0759222041 e (senza alcun impegno) sarò bel lieto di poterti dare qualunque consiglio!!

A presto!!

Certo che puoi darmi del tu, la doccia per me è un momento di assoluto relax, sono cosciente di vanificare in questo modo la maggior parte dei mei ecosforzi.

Grazie del consiglio, ne discuterò sicuramente con il costruttore ed il termotecnico, che immagino possieda delle azioni dell'azienda che produce le pompe di calore, decideremo così cosa installare, nel caso ti disturberò telefonicamente, ci fosse qualche elemento che non mi convince.

Grazie davveo.

Rocco.

Per me è un piacere!!!!

Per qualsiasi cosa telefonami pure!!!!