Secondo messaggio.Dubbi riscaldamento a pavimento

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pracu69
00lunedì 30 novembre 2015 23:25
Ciao a tutti
Vi seguo da poco, visto però che la competenza degli iscritti è alta, vorrei sottoporvi alcune domande, in merito al mio impianto di riscaldamento a pavimento.
Appartamento al 1 piano con mansarda di circa 120mq
Piano giorno con un termocamino, reparto notte in mansarda.
Inizialmente l'idraulico che mi ha istallato l'impianto, me l'ha diviso in due zone, (anche se la caldaia (Alixia Green in) gestiva solo 1 zona) con 2 TA uno nella zona giorno, ed uno nella zona notte.
Collegati a delle testine ELETTROTERMICE NORMALMENTE CHIUSE sui principali collettori delle vari circuiti.
Passato il primo inverno con un riscaldamento che non aveva effetto, ed era sempre freddo, ho deciso di intervenire da solo cercando una soluzione che potesse far lavorare il mio impianto in modo efficiente.Visto anche che l'idraulico più volte chiamato non mi dava mai una soluzione pratica.
Cosi dopo aver letto diversi post ho deciso di intervenire in questo modo :
Ho Scollegato tutte le testine,
ho eliminato entrami i TA, lasciato il controllo alla caldaia tramite il proprio controllo remoto.
Installata una sonda esterna collegata direttamente alla caldaia.

Ora vengono i miei dubbi sulla programmazione della caldaia :

Ho impostato la termoregolazione in attiva ( chiaramente)
e impostato come periferica collegata solo la sonda esterna ( oppure devo impostare sonda esterna+sonda interna?).
Il dispositivo clima control di termoregolazione (credo sia all'interno del controllo remoto che funge anche da termostato interno)devo lasciarlo abilitato, oppure disabilitato ?(in questo momento è abilitato).
La tipologia del impianto da programmare è a bassa temperatura, oppure alta temperatura ?
(ho impostato bassa temperatura)va bene?
La curva d termoregolazione è a 1.0
Quali altri parametri devo tenere in considerazione è quali devo programmare..
L'idea era quella di avere una temperatura di circa 20.5 in tutte le zone ed avere solo la sonda esterna che calcoli la temperatura di mandata eliminando ( se si può) il dispositivo interno di termoregolazione.
Attendo impaziente le vostre risposte
Grazie a tutti [SM=g27987]




=Cristian82=
00mercoledì 9 dicembre 2015 10:55
CIAO, LA QUESTIONE è MOLTO SPECIFICA, PERCHè RIGUARDA UN PRODOTTO SPECIFICO CHE NON HO MAI UTILIZZATO E SUL QUALE NON SONO IN GRADO DI DARTI UNA SOLUZIONE. QUELLO CHE PERò POSSO DIRTI è QUESTO:

- FARE LE ZONE SU UN IMPIANTO A PANNELLI RADIANTI SERVE A POCO E NON è CONSIGLIATISSIMO PERCHè POTREBBE SBILANCIARE L'IMPIANTO;
- COLLEGARE SOLO LA SONDA ESTERNA NON è IL MASSIMO, SEMPRE MEGLIO IL DOPPIO CONTROLLO CON LA SONDA INTERNA CHE PERMETTE ALLA CLIMATICA DI REGOLARE IN MODULAZIONE;
- I PANNELLI RADIANTI FUNZIONANO IN BASSA TEMPERATURA, MA A QUALE TEMPERATURA DIPENDE UN Pò DA TANTI FATTORI: TIPO DI MISCELATRICE, DISPERSIONI, TEMPERATURA IMPOSTATA IN AMBIENTE, ECC...;
- L'IMPIANTO A PANNELLI RADIANTI, PER FUNZIONARE BENE DEVE STARE SEMPRE ACCESO, MAGARI CON MODULAZIONE NOTTURNA.

Spero di averti dato qualche delucidazione.

Ciao
Cristian [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]
pracu69
00domenica 13 dicembre 2015 13:28
Grazie Cristian
Esaustivo come sempre..
Ne approfitto altra domanda..
CCome funzionano i flussometri presenti nei collettori
Ho alcune stanze che il pavimento e caldo regolarmente, mentre altre stanze hanno zone fredde..
Come posso fare per eliminare questo inconveniente?
Aria in impianto?
Ti allego la foto del collettore presente nella zona notte, dove appunto ho qualche zona di alcune stanze che presentano il problema.

Grazie ancora
Buona giornata
[SM=g27987]
=Cristian82=
00martedì 15 dicembre 2015 17:59
Ciao, anche in questo caso non c'è una sola risposta. Le prime che mi vengono in mente sono 2:

- è stato dimensionato male l'impianto
- è stato bilanciato male. E' qui il discorso è più ampio e ci rientra anche la prima risposta.

Diciamo che il tuo impianto è fatto da diversi circuiti che servono diverse stanze. Ogni circuito avrà una sua lunghezza. La bravura del progettista sta proprio nel fatto di dimensionare queste lunghezze in maniera tale che le varie portate si equilibrino da sole e che le perdite di carico siano abbastanza omogenee, per lo meno il più omogenee possibile perchè non è proprio facilissimo. Detto questo, è possibile che nelle stanze più fredde, la portata e la perdita di carico non siano adeguate alle dispersioni, percui l'impianto non riesce a soddisfare la richiesta e tu avverti una sensazione di freddo. E' anche possibile (e questo è un errore di progettazione) che la temperatura di mandata, che si calcola sul circuito sfavorito, sia stata determinata in modo erroneo, per tanto non riesce a far fronte alla stanza fredda che avrebbe probabilmente bisogno di una temperatura media maggiore.
Altra ipotesi: la pompa di circolazione non è sufficiente a sopperire alle perdite di carico di quella zona. (Sarebbe un errore grossolano pertanto tendo ad escluderlo).

Ora veniamo all'altra domanda. Quelli che tu chiami flussimetri sono misuratori di portata manuali che servono per impostare le portate dei singoli circuiti sulla base del progetto termico. E' quindi probabile che quelli della zona fredda siano impostati in maniera errata. prova ad individuare il misuratore che fa riferimento al circuito sfavorito e alzagli la portata, in teoria dovresti migliorare. Poi dalla miscelatrice innalza di 2 gradi la temperatura di mandata.

Poi fammi sapere
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