00 24/02/2014 14:46
Buongiorno, sono nuovo del forum e volevo chiarirmi alcuni aspetti anche in base alle Vs esperienze.
Caso oggetto d'esame: Ristrutturazione edificio (situato in Regione Lombardia) da 150 mq (ristrutturazione che incide su più del 25% della superficie disperdente); impianti termici completamente da rifare; dichiarata in comune come manutenzione straordinaria.

Innanzitutto dovrei procedere con la normativa nazionale o regionale (il D. Lgs 28/11 è più stringente quindi credo la nazionale)?
Comunque se nazionale:
1) rientra nel caso delle ristrutturazioni rilevanti? (demolizione e costruzione nel decreto sono relative all'intero immobile o anche il semplice spostamento di un tavolato o magari ad una ristrutturazione importante (come indicato nel 63/2013)?)
2) se si, in questo caso dovrei verificare e progettare impianti che rispettino:
- verifica isolamenti;
- 50% acs con rinnovabili
- 35% acs+risc(+raffr) con rinnovabili
- quota obbligatoria di fotovoltaico.

Ecco, proprio in merito al fotovoltaico, il decreto cita testualmente "Gli obblighi di cui al comma 1 (ovvero obblighi 50% di acs e somma variabile di 20,35,50 % di acs+risc+raffr) non possono essere assolti tramite impianti da fonti rinnovabili che producano esclusivamente energia elettrica la quale alimenti, a sua volta, dispositivi o impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento".
Quindi stando strettamente a quando enunciato il fotovoltaico che alimenta una pompa di calore non mi consente di abbattere la quota non rinnovabile della pdc? Cioè non devo considerarlo nel campo delle rinnovabili dell'impianto termico? Non è che magari intendono resistenze elettriche o altro del genere?

Grazie da ora per le risposte.